Mi piace leggere, studiare, rimuginare e… prendere appunti che normalmente condivido. Lo facevo soprattutto ai tempi dell’università, ho poi interrotto le condivisioni per approfondire vari argomenti e così ora c’è molta carne al fuoco.
Ripropongo qui alcuni appunti che sono risultati utili a chi affrontava per la prima volta materie come algebra lineare o econometria. Seguiranno, con calma, appunti più avanzati.
Aggiungerò anche, un po’ per volta, i capitoli di una riflessione di ampio respiro sul significato concreto di “destra” e “sinistra” in politica. Quando ero giovane la distinzione era piuttosto chiara, perché era anche la distinzione tra due superpotenze che, dovendo evitare lo scontro frontale, si proponevano come referenti sia di guerre locali che di conflitti politici nazionali.
Ora è tutto più confuso. Vecchi modelli e diffusi luoghi comuni sono duri a morire, ma non riescono più a raccordarsi con un mondo che è molto cambiato. La destra, ad esempio, non può più essere l’ideologia dell’alleanza tra una borghesia rampante ma non ancora non dominante e la grande proprietà fondiaria. La sinistra, d’altro canto, non può più fondare i propri programmi su presunte tendenze storiche ormai nettamente smentite dai fatti.
Se questo è (dovrebbe essere) assolutamente chiaro, è però altrettanto evidente che vecchie idee, vecchi schemi, vecchie chiavi di lettura sono duri a morire. Ho sentito così il bisogno di procedere per gradi, cercando sia di sbarazzarmi del vecchio, sia di cogliere l’essenza del nuovo. Un po’ per volta.